Sesto Calende è una cittadina lombarda situata tra il Lago Maggiore ed il Fiume Ticino, sul confine con il Piemonte, circondata da colline ed immersa nel verde del Parco del Ticino. Vicinissima al Lago di Comabbio – Lago di Monate – Lago di Varese – Lago d’Orta – Lago di Mergozzo. Data la sua collocazione strategica offre innumerevoli possibilità di svago per il tempo libero.

Tempo libero

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Sesto Calende e’ il primo centro che si incontra visitando il Lago Maggiore. Le due sponde, la piemontese e la lombarda, offrono itinerari e passeggiate immersi nel verde delle loro colline che si affacciano come balconi sul Lago stesso.
Centri abitati di grande pregio turistico, come Arona, Meina, Stresa, Luino, Baveno si trovano a 10-30 minuti d’auto; tutti sono collegati tra loro dai battelli della navigazione Lago Maggiore che permettono gite alle famose isole Borromee, o ai centri svizzeri di Lugano e Locarno.
Chi ama la vela si troverà al centro di un vastissimo comprensorio in cui questo sport viene praticato da sempre, supportati dall’appoggio di porti e approdi di grande qualità. Le sere d’estate sono magiche sulle sponde del lago; piccoli bar, ristoranti intimi, discoteche e cinema sono di prima e assoluta qualità.

Sesto Calende e’ adagiato alle spalle di verdi colline moreniche e si sviluppa lungo le sponde del fiume azzurro.
La pesca è certamente una delle attività più diffuse. Il Ticino nella zona di Sesto è ricco di molte varietà di pesci e permette di praticare la pesca sia da riva che in barca utilizzando magari vecchi strumenti tipici dei nostri pescatori come ad esempio la tirlindana.
Attività sportive come canottaggio e canoa sono praticabili con facilità sullo specchio delle acque del Ticino, permettendo tragitti di grande interesse ambientalistico e naturalistico.
Sesto non è ideale soltanto per chi ama la contemplazione, risulta assai adatto a chi preferisce cimentarsi in un qualunque sport d’acqua o praticarne attivamente ogni altro grazie alle possibilità offerte dal centro comunale con due campi da tennis coperti ed un campo di calcio con annessa pista di atletica.
Per chi ama invece passare serate più impegnate con svaghi tipo opera, teatro, cabaret la vicinanza con Milano permette in 40 minuti di raggiungere la città della Madonnina grazie all’autostrada A8 dei laghi.

Sesto Calende si trova nel Parco del Ticino. La sua posizione h tale da rendere facilmente fruibili uno degli ambienti naturali meglio conservati e praticabili. Chi ama i silenzi e le atmosfere ovattate pur trovare a Sesto itinerari paesaggistici di rara bellezza. I mezzi ideali sono da sempre la mountain bike ed il cavallo che si adattano perfettamente allo spirito dei luoghi.
All’interno del Parco Ticino sono facilmente visitabili itinerari archeologici riguardanti sia la prima età del Ferro, che i periodi celtico, romano ed alto medievale; il museo civico di Sesto Calende raccoglie pregevoli testimonianze della comunità proto-celtica detta Golasecchiana.
Ma i boschi incantati del parco non promettono solo cultura, infatti spesso si incontrano piccoli ristoranti discreti e romantici che della cucina lombarda hanno fatto il loro punto di interesse.

Molto importante h la posizione di Sesto rispetto alla catena delle Alpi Occidentali. Con brevi spostamenti si possono effettuare gite alpinistiche e sciistiche verso le stazioni invernali di Alagna, Macugnaga, DomoBianca, Mottarone con distanze chilometriche comprese tra i 40 e i 70 kilometri. Sulle nevi del massiccio del Rosa h anche possibile praticare lo sci estivo sia ad Alagna che a Macugnaga. La Valle d’Aosta, con i famosissimi centri di Gressoney, Cervinia, Courmajour grazie all’autostrada A12 h raggiungibile in 90 minuti d’auto.

PARCO LOMBARDO DEL TICINO

Sviluppo sostenibile: tutela della biodiversità e dell’ambiente, qualità della vita.

Il Parco Lombardo del Ticino- primo parco regionale d’Italia – nasce nel 1974 per difendere il fiume e i numerosi ambienti naturali della Valle del Ticino dagli attacchi dell’industrilizzazione e di un’urbanizzazione sempre più invasiva. Il consorzio che gestisce il Parco, di cui fanno parte 47 Comuni e 3 Province, governa un territorio di oltre 91mila ettari, applicando un sistema di protezione differenziata alle aree naturali, agricole e urbane. L’obiettivo è conciliare le esigenze della protezione ambientale con quelle sociali ed economiche delle numerose comunità presenti nell’area, una delle più densamente popolate d’Italia. Una sfida difficile, ma possibile, la cui parola d’ordine e “sviluppo sì, ma sostenibile”.