Detta anche “dei Re Magi “, questa chiesetta situata a nord dell’abitato sorge su un poggio erboso declinante verso il Ticino, dominante il nucleo antico dell’Abbazia.

Oratorio di San Vincenzo

Detta anche “dei Re Magi “, questa chiesetta situata a nord dell’abitato sorge su un poggio erboso declinante verso il Ticino, dominante il nucleo antico dell’Abbazia. Edificata tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII secolo, probabilmente sui resti di precedenti edifici pagani e/o tardo romani, è oggi testimonianza della continuità insediativa di carattere religioso nel territorio sestese. Restauri di ricostruzione o di consolidamento non hanno alterato la semplicità dell’edificio ad aula unica absidata.
L’orditura muraria esterna diversa sui due lati a nord e a sud testimoniano interventi, non recenti, rispettosi delle caratteristiche dell’edificio. L’abside ripete motivi già notati all’esterno delle absidi della Chiesa di San Donato, distante poche centinaia di metri, quali gli archetti in cotto e pietra. L’interno è decorato da affreschi datati, di pregevole fattura. Forse di esecuzione più antica è la serie dell’abside. Luogo di culto fin dall’epoca preistorica a oggi, l’area è stata oggetto di campagne di scavo che ne hanno dimostrata l’importanza nel corso dei secoli. Ne sono testimonianza le incisioni rupestri sui massi erratici poco distanti e le tracce degli edifici preesistenti leggibili nella pavimentazione all’interno dell’edificio stesso dell’oratorio.

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I pregiati affreschi del ‘400 e ‘500 presenti nella chiesetta e i reperti archeologici risalenti ad epoche anche precedenti, testimoniano come quest’area sia stata, nel corso dei secoli, un importante luogo di culto.